INTRODUZIONE

GRAFICA-MENTE

SCOPRI chi ha disegnato le immagini più famose che ogni giorno passano davanti ai nostri occhi senza prestargli attenzione. Questi articoli sono delle lenti di ingrandimento per fare uno zoom sulle icone grafiche intorno a noi.

CHI HA DISEGNATO BABBO NATALE?

Storia dell'icona del Natale

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ICONA DI BABBO NATALE

 

babbo natale

 

La grafica pubblicitaria ha favorito la diffusione e la nascita della magia della storia di Babbo Natale soprattutto grazie alle campagne pubblicitarie della Coca Cola Company progettate dall’artista e illustratore Haddon Sundblom a partire dal 1931.

 


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DA SAN NICOLA A BABBO NATALE

Dalla storia alla fantasia

 

 

CHI ERA SAN NICOLA Con un tuffo nel passato, si torna indietro nel tempo fino al IV secolo in cui il vescovo, divenuto santo, prese poi il nome di San Nicola. Esistono diversi aneddoti legati alla sua immagine e storia. Tra gli episodi più famosi, molto probabilmente questi sono i due più interessanti e degni di nota.

 

Si tramanda che San Nicola abbia offerto alcuni doni a delle ragazze per salvarle dalla prostituzione e per dargli la possibilità di sposarsi. In un altro racconto, invece, si narra che il vescovo, mentre era in viaggio, bussò alla porta di un oste per chiedere un piatto caldo. Prima del suo arrivo, due giovani ragazzi di nobile famiglia erano entrati e, per avidità, l’oste e la moglie hanno deciso di derubarli e ucciderli nascondendoli in salamoia. S. Nicola, appena entrato chiese se poteva avere un piatto di carne. La risposta non lo sorprese: era tutto finito. Allora chiese di vedere la dispensa per scegliere qualcosa da mangiare proprio nel luogo in cui l’oste e la moglie avevano messo i corpi senza vita dei fanciulli. Proprio in quel punto, il vescovo rivolse lo sguardo e da lì uscirono vivi, sani e salvi i ragazzi sventurati. L’oste e la moglie, da allora, si convertirono chiedendo perdono per la loro colpa. 

 

Il culto di S. Nicola è originario dell’attuale Turchia e da qui inizialmente si è diffuso nei Paesi Bassi, Austria e Italia.

 

Il colpo di scena, riprendendo un’ espressione propria del cinema, fu nel 1822 in America grazie al componimento poetico di Clement C. Moore in cui inizia a prendere forma la figura di Santa Claus con la barba bianca e il sacco pieno di regali.

 

 

A Visit from St. Nicholas

BY CLEMENT CLARKE MOORE

 

‘Twas the night before

Christmas, when all through the house

Not a creature was stirring, not even a mouse;

The stockings were hung by the chimney with care,

In hopes that St. Nicholas soon would be there;

The children were nestled all snug in their beds;

While visions of sugar-plums danced in their heads;

And mamma in her ‘kerchief, and I in my cap,

Had just settled our brains for a long winter’s nap,

When out on the lawn there arose such a clatter,

I sprang from my bed to see what was the matter.

 

Away to the window I flew like a flash,

Tore open the shutters and threw up the sash.

The moon on the breast of the new-fallen snow,

Gave a lustre of midday to objects below,

When what to my wondering eyes did appear,

But a miniature sleigh and eight tiny rein-deer,

With a little old driver so lively and quick,

I knew in a moment he must be St. Nick.

 

More rapid than eagles his coursers they came,

And he whistled, and shouted, and called them by name:

“Now, Dasher! now, Dancer! now Prancer and Vixen!

On, Comet! on, Cupid! on, Donner and Blitzen! ...

...

... But I heard him exclaim, ere he drove out of sight—

“Happy Christmas to all, and to all a good night!”  

 

Negli anni ‘50 la storia e l’immagine di San Nicola raggiunse l’ Europa e San Nicola prese sempre più le sembianze fantastiche di Babbo Natale perdendo il legame originale con la storia originale del Santo. Tuttavia è rimasto il legame forte con i bambini e l’idea del dono il cui gesto raffigura spesso il Santo di Natale.

 

 

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PERCHÉ HA AVUTO FORTUNA IL BABBO NATALE DELLA "COCA COLA COMPANY" 

Teorie e Ipotesi 

 

 

Prima del 1931, esistevano diverse illustrazioni di Babbo Natale. I colori del vestito erano diversi: verde, blu, bianco o rosso. Ora era disegnato alto e magro come un elfo oppure era ritratto come uno gnomo.

 

Esattamente nel 1931 cambia l’immagine di Babbo Natale. La genialità e la magia di questa rivoluzione iconografica è nelle mani dell’artista e illustratore Haddon Sundblom quando lavorava per la Coca Coca Company. Il modo in cui Haddon Sundblom disegnò il magico portatore di doni ebbe così tanta fortuna che quell'immagine è usata anche oggi.

 

 

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Ill contesto e l'umanizzazione del personaggio

Collegamento con l'arte contemporanea

 

 Che cosa è cambiato dalle rappresentazioni precedenti? Il contesto. Dal mondo della fantasia, delle fiabe e dell’immaginazione, la figura di Babbo Natale è inserita nello scenario del quotidiano. Nelle sue illustrazioni, apre il frigo, gioca con i bambini oppure si toglie gli scarponi per riposarsi sul divano. Questo processo è proprio dell’arte contemporanea ed è solitamente definito: “decontestualizzazione”. Un elemento è collocato in un luogo nuovo, inaspettato, conferendogli un nuovo valore. Lo spettatore è sorpreso e incuriosito. Un esempio è l’operazione dell’artista Du Champ che ha portato dentro le mura di un museo un orinatoio presentandolo come un’opera d’arte. 

 

Umanizzazione Un altro aspetto che ha favorito il successo del Babbo Natale della Coca Cola è l’invito a riconoscersi nell’azioni illustrate: gesti quotidiani a tratti ironici che avvicinano una figura, fino ad allora rappresentata in modo mitico, alla quotidianità e ai giorni nostri.

 

Il personaggio con semplici azioni comuni alla vita quotidiana del pubblico entra senza forzature nella casa dei potenziali clienti o promoter. La familiarità e l'origininalià del modo di comportarsi e di presentarsi del mitico Santa Claus, hanno creato un ritratto amichevole, giocoso quasi come un'amico della porta accanto. Babbo Natale è diventato "uno di noi": vive la nostra quotidianità. Questa strategia pubblicitaria ha garantito maggiore fidelizzazione delle persone al marchio della Coca Cola grazie soprattutto al modo in cui è stato presentato con geniale creatività la figura di Babbo Natale.

 

L'umanizzazione del personaggio è una strategia già nota nell'antica Grecia e in modo particolare al tragediografo Euripide (485 a.C Pella -406 a.C) .  Visse in un periodo di guerre e il popolo subiva le frustrazioni del periodo. Il teatro era un momento di catarsi in cui liberarsi delle preoccupaizoni e vivere esperienze positive per ridare fiducia contro lo sconforto generale. Così Euripide, rivoluzionando il lavoro dei suoi predecessori, umanizza gli eroi: non li mostra forti, sicuri e indistruttibili, ma preoccupati, indecisi e ribelli contro il volere degli dei. Il racconto è diventato più introspettivo e vicino al pubblico: sul pacoscenico gli eroi mettevano in scena le paure comuni agli spettatori.

 

Secondo Azione Grafica, sono soprattutto queste le ragioni che hanno garantito la fortuna e la longevità al ritratto di Babbo Natale disegnato da Huddon Sundblom nel 1931 per la Coca Cola Company. 

 

 

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Che cosa resta di San Nicola Nelle pubblicità non si parla della storia di S.Nicola, ma prevale l'aspetto commerciale del personaggio usato per vendere prodotti natalizi e fidelizzare i clienti. Tuttavia la storia del portatore di doni deve molto al reale S.Nicola senza il quale non sarebbe mai nato il personaggio che tutti conosciamo da cui sono stati influenzati il cinema, la lettereatura e tutti i campi del sapere.

 

Investigare sulla storia di ogni personaggio è una ricerca che porta sempre a scoprire nuovi aspetti inediti e curiosi che stimolano nuove idee e progetti!  

 

 

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